Celebrato il X anniversario di fondazione dell'Euroregione Adriatico-ionica
àˆ stato celebrato sabato 2 luglio a Pola il X anniversario di fondazione dell'Euroregione Adriatico-ionica, un'associazione internazionale di poteri regionali e locali sul territorio adriatico-ionico.
Il programma della festa, che ha riunito molti ospiti nazionali e internazionali, è iniziato con una conferenza internazionale sul tema: "Il passato, il presente e il futuro della cooperazione macroregionale sul territorio Adriatico-ionico - capitalizzazione delle esperienze e dei risultati comuni - come raggiungere efficacemente gli obiettivi della strategia EUSAIR." tenutasi alla Comunità degli Italiani di Pola - Circolo. Alla conferenza, fra l'altro, erano presenti il Direttore generale per la politica regionale e urbana della Commissione Andrea Mairate, il Presidente dell'Euroregione Adriatico-ionica e il Presidente della Regione Raguseo-narentana Nikola Dobroslavić, la Vicepresidente della Regione Istriana Viviana Benussi e il primo Presidente dell'Euroregione Adriatico-ionica e deputato al Parlamento europeo Ivan Jakovčić. Tutti i relatori hanno ricordato gli inizi dell'Euroregione, l'obiettivo per cui questa è stata fondata e si è parlato anche dei prossimi progetti. Tutti erano d'accordo sulla necessità di rafforzare ulteriormente quest'associazione, coinvolgendo il livello nazionale, regionale e locale per creare i presupposti per una realizzazione concreta dei progetti ma anche per l'attuazione della strategia EUSAIR.
Il programma è continuato con l'Accademia solenne nei vani espositivi situati nei seminterrati dell'anfiteatro dove il Sindaco di Pola Boris Miletić ha tenuto un discorso nel quale ha affermato che "oggi in Europa il legame e l'unitarietà sono più necessari che mai".
L'attuale presidente dell'Euroregione Adriatico-ionica Nikola Dobrosalvić ha ringraziato i fondatori della stessa per aver avviato questa valida iniziativa, mentre il suo primo presidente Ivan Jakovčić ha parlato dell'idea, in passato, di creare una collaborazione diversa e migliore sull'Adriatico.
"La nostra visione era un Adriatico che non costituisce più un muro ma un tratto di unione fra regioni vicine e amiche, disposte a una collaborazione comune, all'amicizia e alla coesione", ha sottolineato Jakovčić, che ritiene che attraverso i progetti comuni, la cooperazione fra le regioni dell'Adriatico diventa sempre più concreta e stabile.
Il Presidente della Regione Istriana Valter Flego ha affermato che nel corso di dieci anni di proficua attività di quest'associazione, sono stati realizzati addirittura 57 progetti comuni , il cui valore complessivo per gli utenti istriani è di quasi 13 milioni di euro.
"Questo prova che assieme possiamo portare a grossi cambiamenti e che proprio questa organizzazione ha contribuito alla nascita di tanti ottimi progetti e partenariati", ha sottolineato il Presidente Flego affermando che si continuerà su questa strada.
Anche l'ex Presidente della Repubblica di Croazia e cittadino onorario della Regione Istriana Stjepan Mesić, il Ministro del turismo Anton Kliman, il rappresentante della Commissione europea - Direzione generale per la politica regionale e urbana Andrea Mariate e il Segretario generale dell'Euroergione Adriatico-ionica Francesco Cocco hanno salutato i presenti. Cocco ha tenuto una presentazione dal titolo "Le conquiste più importanti dell'Euroregione Adriatico-ionica dalla sua fondazione ".
Al termine dell'evento, sono stati conferiti i riconoscimenti a chi ha avuto particolari meriti per l'attività dell'Euroregione Adriatico-ionica, i suoi ex presidenti Ivan Jakovčić, Angelo Michele Iorio e Paolo Di Laura Fratturu. Un riconoscimento è stato conferito anche all'ex Presidente della RC Stjepan Mesić.
L'Euroregione adriatico-ionica fu fondata nel 2006 a Pola, con l'obiettivo di migliorare la collaborazione delle regioni sui mari Adriatico e Ionico e lavorare sui progetti d'interesse comune. L'Euroregione Adriatico-ionica conta 28 poteri regionali e locali provenienti da quattro paesi membri dell'Unione Europea: Croazia, Italia, Slovenia e Grecia e da tre paesi fuori dall'Unione Europea, sul Mare Adriatico- Bosnia ed erzegovina, Montenegro e Albania.
L'intero evento è finanziato dal progetto "4PILLARS", attraverso il Programma di cooperazione adriatica transfrontaliera.