Il Presidente della Regione Valter Flego all'incontro coordinativo dei Presidenti delle regioni della Croazia adriatica
Il Presidente della Regione Istriana si è opposto con decisione a ogni iniziativa che porti alla chiusura delle autorità regionali per le strade che porterebbe a un'ulteriore centralizzazione. Ha sottolineato la necessità di trovare un modello adeguato di finanziamento delle strade pubbliche di cui si occupa la Regione: una delle possibilità in questo senso è di ricavare i mezzi dal prezzo dei derivati del petrolio. Questo è stato oggi, fra l'atro, uno degli argomenti all'incontro coordinativo dei presidenti delle regioni della Croazia adriatica a Fiume, al quale hanno partecipato anche i presidenti delle regioni Litoraneo-montana, di Sebenico e Knin, di Zara, di Spalato e Dalmazia e Raguseo-narentana, e Matija Derk, Sottosegretario del Ministero per lo sviluppo regionale e i fondi dell'Unione Europea.
Oltre alla problematica delle autorità regionali per le strade, all'incontro si è parlato del ruolo e dell'importanza del corridoio Adriatico-ionico nell'ambito della Strategia macroregionale dell'Euroregione Adriatico-ionica e della Strategia dello sviluppo del traffico nella RC, della redazione delle strategie di sviluppo regionali e dell'organizzazione delle autorità portuali in regione.
Le aspettative del Coordinamento dei presidenti della Croazia adriatica nei confronti del Governo della RC sono di intensificare le attività per far aderire il corridoio Adriatico-ionico alla rete stradale transeuropea e di realizzare tutti i documenti strategici nazionali. Ciò favorirebbe un avvicinamento geografico ed economico di parti dell'Europa attraverso lo sviluppo delle strade e di altre forme di collegamento nel traffico. àˆ stata approvata la relazione sui preparativi della Strategia dell'Unione Europea per la Regione Adriatico-ionica e sono stati incaricati i coordinatori regionali della Croazia adriatica a definire la lista delle priorità per l'inserimento nel Piano d'azione per l'attuazione della strategia macroregionale dell'Euroregione Adriatico-ionica.
Il coordinamento spera che il Ministero per lo sviluppo regionale e i fondi dell'UE definirà al più presto le cornici basilari per l'uso dei fondi strutturali e degli investimenti. Allo stesso modo, si auspica dal Governo della RC di accogliere le proposte promosse dalla Comunità croata delle regioni e dei Coordinatori regionali della Croazia adriatica, di elaborare ulteriormente il Disegno di Legge sullo sviluppo regionale, di cui si sta svolgendo il dibattito pubblico. Il Presidente Flego ha ribadito la nostra ferma volontà di essere noi a decidere del nostro sviluppo e per questo motivo ci impegniamo a favore del NUTS II conformemente alla Legge sullo sviluppo regionale della Croazia. Il Presidente ha posto l'accento sulla nostra reazione molto forte per quel che concerne la Legge sullo sviluppo regionale e ha ripetuto il suo disaccordo riguardo alle aree pianificate.
Conformemente alla Legge sul demanio marittimo e i porti marittimi, esiste la possibilità di istituire una o più autorità portuali regionali sul territorio di una regione. Prendendo in considerazione le specificità del territorio comprese in una singola regione, tutti erano concordi sulla necessità di mantenere l'attuale livello di decentramento dell'attività e della gestione delle autorità portuali regionali di modo che le regioni, come fondatori, possano decidere autonomamente riguardo alla necessità d'istituire un numero maggiore di autorità portuali regionali, qualora valutassero la necessità di una gestione e di investimenti quanto più diretti nelle zone portuali.