L'applicazione della buona prassi italiana nella cura delle malattie cardiovascolari nella Regione Istriana
Considerato il tasso di mortalità inferiore rispetto alla Regione Istriana, le esperienze della regione italiana del Veneto nella cura delle malattie cardiovascolari stanno alla base della futura cooperazione incentrata sulla formazione degli esperti e dei cittadini fra queste due regioni con l'obiettivo di combattere questi problemi. In Veneto c'è una vasta gamma di programmi preventivi e quindi le loro esperienze dovrebbero essere applicate da noi. Questo è stato uno degli argomenti affrontati dai dipendenti sanitari della Regione Istriana, che la scorsa settimana hanno compiuto un viaggio di studio in Italia, con i colleghi del Veneto. Il viaggio di studio è stato organizzato dall'Assessorato alla sanità e previdenza sociale della Regione Istriana, nell'ambito del progetto UE LOVE YOUR HEART - Adriatic cardiovascular diseases prevention network, finanziato attraverso il programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatic.
Vi hanno partecipato i rappresentanti dei partner e collaboratori croati e albanesi nel progetto: Ospedale generale di Pola, Case istriane della salute, ADRA Albania, Škole Narodnog zdravlja (Scuola della salute popolare) Andrija Štampar, Regione Zaratina, Ente per la salute pubblica della Regione Istriana, Ente per la salute pubblica della Regione Raguseo-narentana, Ente per la salute pubblica della Regione Zaratina e le Case della salute di Zara.
Durante il loro soggiorno nella Regione Veneto hanno visitato tre istituti sanitari: Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro (RO), ULSS 14 Chioggia (VE), Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (TV).