Si è conclusa la 30a Vinistra, in un'atmosfera che ha superato tutte le aspettative
Si è conclusa la 30a Vinistra. Nel fine settimana dal 10 al 12 maggio la suggestiva Vinistra di Parenzo è stata visitata da più di 10 mila amanti del vino e produttori di vino. Nella sala Žatika si sentivano parlare tutte le lingue del mondo, e molti turisti che soggiornano sulla Penisola non si sono persi la Vinistra, gustando soprattutto le migliori Malvasie e Terrani, su cui si basa la straordinaria storia del vino istriano. Ad accogliere gli ospiti in una cornice rinnovata e moderna, sono stati 125 espositori, di cui 85 erano illustri viticoltori, la maggior parte provenienti dall'Istria.
"Negli ultimi 30 anni la nostra associazione Vinistra, in collaborazione con i partner, ha fatto davvero molto per la viticoltura e l'enologia istriana e da una piccola regione vinicola già conosciuta, abbiamo creato un marchio riconoscibile a livello mondiale. Non è stato facile sopravvivere per 30 lunghi anni, né come associazione né come manifestazione. Abbiamo affrontato numerose sfide, alcune circostanze non sono andate a nostro favore e molte cose sono cambiate dai nostri inizi sulla scena vinicola regionale e mondiale, ma grazie all'unità e a obiettivi chiaramente definiti, siamo riusciti a risolverle. Oggi siamo una destinazione di tutto rispetto nella mappa mondiale dei vini. La Vinistra è più di una manifestazione: è la conferma che assieme possiamo spostare le montagne, ha detto Luka Rossi, presidente della Vinistra, l'associazione dei viticoltori e dei produttori di vino dell'Istria, alla cerimonia di apertura.
"La Croazia, un Paese piccolo ma forte, conta complessivamente sul suo territorio più di 250 varietà, fra cui 150 sono autoctone, e questo è un motivo di orgoglio. Il governo e il Ministero dell'Agricoltura continueranno a lavorare insieme per dare pieno sostegno agli agricoltori, ai viticoltori e ai produttori di istriani di vino, come pure a questa manifestazione", ha affermato Tugomir Majdak, segretario di Stato al Ministero dell'agricoltura e inviato del Presidente del Governo della Repubblica di Croazia.
"Se, dopo l'indipendenza, la Croazia è stata promossa soprattutto dallo sport, direi che i nostri viticoltori e olivicoltori sono i migliori ambasciatori della nostra Regione. "La Vinistra è più di una manifestazione: La Vinistra è più di una manifestazione, è il nostro stile di vita istriano, ciò che viviamo, ciò che amiamo, ciò che coltiviamo e ciò di cui possiamo e dobbiamo essere orgogliosi, quindi non è un caso che l'anno scorso il prestigioso Concours Mondial de Bruxelles si sia svolto proprio a Žatika", ha detto il presidente della Regione Istriana aprendo ufficialmente la 30a edizione della Vinistra.
A questo compleanno importante non è mancato neanche il Presidente del Governo della Repubblica di Croazia, Andrej Plenković, che nel secondo giorno della manifestazione ha visitato tutti i produttori di vino e gli espositori istriani, accompagnato dalla ministra dell'agricoltura Marija Vučković, dalla ministra del turismo e dello sport NIkolina Brnjac, dal presidente della Regione Istriana Boris Miletić e dal sindaco di Parenzo Loris Peršurić.
Gli spazi espositivi non sono mai stati così belli: moderni, uniformi, aperti, hanno accompagnato dal lato stilistico la nuova identità visiva. Un grappolo che ricorda la penisola istriana è creato da acini di diverse dimensioni, simboli di aziende vitivinicole grandi e piccole, grazie alle quali l'Istria è oggi sulla mappa dei vini del mondo. Con un nuovo concetto e un'eccellente organizzazione è stato ancora una volta confermato che i viticoltori istriani riuniti nell'associazione altamente professionale Vinistra stanno avviando nuove tendenze sulla scena vinicola croata e inviando un messaggio di unità di cui lo scorso fine settimana si è parlato molto.