Come tradizione vuole, in Piazza Port'Aurea a Pola è stato celebrato il Primo Maggio
Con la deposizione delle corone sulla targa commemorativa in onore degli operai caduti nel 1920 e i discorsi commemorativi, in Piazza Portarata a Pola, oggi è stato celebrato il 1° maggio, Giornata internazionale del lavoro. In questa occasione sono intervenuti il vicesindaco di Pola Bruno Cergnul, la presidente della Comunità degli Italiani di Pola Tamara Brussich, il commissario del Sindacato dei dipendenti statali e locali Denis Buršić e la presidente del sindacato dell'Istria, del Quarnero e della Dalmazia Marina Cvitić.
A nome della Regione Istriana, l'assessore agli affari del Presidente della Regione Ivan Glušac, ha tenuto un discorso, rievocando gli eventi dell'inizio del XX secolo.
"Francesco Sponza, Josip Mrzljak, Luigi Lebek e Odone Schmelzer sono i nomi di quattro compagni che persero la vita qui in Piazza Port'Aurea nel 1920 in uno scontro con l'esercito. Pochi mesi dopo, la Casa del Popolo, dove oggi si trova l'Agenzia delle entrate fu data alle fiamme. Nel settembre 1920, il partito fascista tiene una riunione nel teatro dove viene il futuro Duce Benito Mussolini che dopo l'incontro riceve uno schiaffo. Dopo questo evento furono rase al fuoco la Camera degli operai e la Tipografia operaia. Il fascismo pervadeva la via. Perché parlo di questo? Perché i diritti dei lavoratori e i diritti sociali qui, in Europa e nel mondo sono legati strettamente all'antifascismo. Un anno dopo è la volta della Repubblica di Albona e dellla Ribellione della Prostina. Oggi la storia è semplificata, soprattutto se si osservano le posizioni dell’estremismo di destra, indipendentemente dalla funzione che svolgevano, in quale paese erano al potere o facevano parte del governo. La lotta tra fascismo e antifascismo non era una lotta tra nazioni. Da noi non è stata una lotta tra italiani da una parte e croati e sloveni dall'altra. È stata una lotta del bene contro il male, una lotta per le idee di giustizia sociale, per l'assicurazione sanitaria e condizioni di vita adeguate. L'Istria ha vissuto un XX secolo difficile, due grandi deflussi di popolazione tra le due guerre mondiali, quella dei croati slavi e degli sloveni verso l'allora Regno di Jugoslavia, e dopo la Seconda guerra mondiale e il grande esodo della popolazione prevalentemente italiana. L'abbiamo superato costruendo una vita comune, senza distinguere le persone per il loro nome e cognome e non guardando quanta percentuale c'è degli uni o degli altri per esercitare i propri diritti, come il diritto alla propria lingua e tradizione. Per questo siamo orgogliosi di vivere in questa regione e in questa città", ha affermato l'assessorre Glušac, soffermandosi poi sul presente e sulle sfide attuali.
"Oggi l'Istria è una regione attraente e sviluppata per tutti. Assieme alla città di Zagabria, secondo tutte le statistiche, qui la vita è più sviluppata rispetto alle altre zone della Croazia. Ma proprio questo sviluppo ha anche i suoi aspetti negativi, e cioè il problema della carenza di personale nei servizi pubblici, e qui mi riferisco soprattutto ai dipendenti dell'assistenza sanitaria e sociale, alla polizia, ai vigili del fuoco e domani anche agli insegnanti, soprattutto nei campi STEM. La ragione di ciò è che la politica nel nostro paese tende a pareggiare lo stipendio del medico, del poliziotto e del vigile del fuoco sia a Pola che a Vinkovci che a Gospić e Dubrovnik, e le condizioni di vita e il costo della vita nella Croazia adriatica, dall'Istria a Dubrovnik, non possono essere paragonati a quelli della parte continentale, sia che si parli del prezzo di un appartamento che dei mercati, dei servizi comunali, ecc. Per questo motivo noi come Regione, in collaborazione con le altre unità dell'autogoverno locale della Regione Istriana, abbiamo ideato tutta una serie di misure per trattenere il personale esistente nel settore sanitario e sociale, ma anche per attrarre nuovo personale. Desidero ricordare inoltre che negli spazi dell'ex Ospedale della Marina stiamo costruendo 24 appartamenti per gli operatori sanitari perché il compito principale sia dell'autogoverno regionale che delle unità d'autogoverno locale è quello di garantire l'assistenza sociale e sanitaria, assieme all'istruzione", ha concluso l'assessore augurando a tutti un felice Primo Primo Maggio a nome della Regione Istriana, del Presidente Boris Miletić e suo personale.