Si è tenuta una tavola rotonda sul tema: Le minoranze sono la base della multiculturalità istriana
In occasione del 30° anniversario di istituzione, la Regione Istriana organizza una serie di tavole rotonde e dopo quelle del mese scorso sui temi dell'agricoltura, del turismo, della salute e dell'economia, c'è stata la quinta dal titolo " La nostra ricchezza: la comunità autoctona italiana e le minoranze nazionali". La tavola rotonda si è svolta ieri a Buie. Al dibattito hanno partecipato la vicepresidente del Governo della Repubblica di Croazia Anja Šimpraga, il sindaco della città di Buje-Buie Fabrizio Vižintin, la vicepresidente della Regione Istriana Jessica Acquavita e l'assessora alla Comunità Nazionale Italiana e agli altri gruppi etnici Tea Batel.
La vicepresidente del Governo della Repubblica di Croazia, Anja Šimpraga, ha ringraziato gli organizzatori e il sindaco di Buie per la calorosa accoglienza.
"Questa è un'opportunità per riflettere più profondamente sul nostro patrimonio comune, sulla diversità e sull'importanza di rispettare la diversità nella nostra società. Quanto sia importante per la Regione Istriana coltivare l’interculturalità e la cultura del dialogo tra la comunità italiana e la maggioranza etnica croata, lo dimostra il fatto che con questa tavola rotonda si celebra l’importante trentesimo anniversario di istituzione della Regione Istriana, e per questo vi faccio i miei auguri. Nella Costituzione il nostro Paese è uno stato nazionale del popolo croato, ma anche uno stato dei membri delle minoranze nazionali, in cui la libertà, l'uguaglianza e la pariteticità nazionale rientrano tra i valori più alti dell'ordinamento costituzionale della Repubblica di Croazia. La Croazia può essere orgogliosa del suo multiculturalismo e del suo impegno per lo sviluppo di un ordine democratico basato sulla tolleranza, sulla cooperazione e sulla comprensione reciproca tra la maggioranza delle persone e le minoranze nazionali che condividono questi spazi da secoli. Purtroppo, neanche le società più sviluppate resistono alle sfide che provengono da segmenti radicali e malintenzionati della società, che si nutrono delle passioni umane più basse, del populismo a buon mercato che sempre appare in tempi elettorali. Sono lieta che la Regione Istriana sia sempre stata e rimanga un bastione e un indicatore di luce nel nostro Paese. Nel corso della storia, il patrimonio culturale delle minoranze nazionali è stato intessuto del colore della tradizione croata e credo che rappresenti un tesoro nazionale insostituibile, pertanto è importante stabilire costantemente ponti di dialogo e comprensione come base per lo sviluppo sociale ed economico, " ha affermato la vicepresidente del Governo Šimprag, concludendo che la diversità ci rende più ricchi e più forti come società.
Il sindaco Vižintin ha augurato a tutti gli ospiti e ai partecipanti alla tavola rotonda un caloroso benvenuto a Buie: "Siamo estremamente orgogliosi che questa tavola rotonda venga organizzata nella nostra città, che ha il maggior numero di membri delle minoranze nazionali, sia di quella autoctona italiana sia di altre minoranze nazionali nella Regione Istriana. Siamo tutti orgogliosi del nostro multiculturalismo, che ci arricchisce, e credo che l’incontro di oggi sia un altro modo per sviluppare il concetto di società multiculturale e plurilingue."
La vicepresidente Acquavita ha dichiarato che la tavola rotonda si tiene nell'ambito della celebrazione del 30° anniversario di istituzione della Regione Istriana e dell'80° anniversario dell'unione dell'Istria alla madrepatria Croazia: "Fin dall'inizio, con l'adozione dello Statuto nel 1994, la nostra Regione si è definita come una comunità multinazionale e bilingue che rappresenta un'unità di autogoverno regionale all'interno della Repubblica di Croazia."
La prima tavola rotonda, dal titolo "La comunità autoctona italiana in Istria", è stata aperta dal vicepresidente del Parlamento croato e rappresentante della comunità autoctona italiana al Parlamento croato, Furio Radin, che ha ricordato gli inizi dell'organizzazione della la comunità autoctona italiana nella Regione Istriana e la particolarità dell'Istria, che oggi è giustamente considerata un simbolo di multiculturalismo e convivenza in Croazia. Alla tavola rotonda assieme alla vicepresidente della Regione Jessica Acquavita hanno partecipato il presidente dell'Unione italiana Maurizio Tremul, la vicepresidente del Consiglio della minoranza nazionale autoctona italiana della Regione Istriana Cristina Fattori e la vicesindaca della Città di Umago appartenente alle file della comunità italiana autoctona Floriana Bassanese Radin.
Alla seconda tavola rotonda dal titolo "Le minoranze nazionali in Istria" hanno partecipato il presidente del Consiglio della minoranza nazionale bosniacca della Regione Istriana Muhamed Muratagić, la presidente della Società culturale ungherese "Moricz Zsigmond" Žužana Maša, il presidente del Consiglio della minoranza nazionale serba della Regione Istriana Miloš Bajić e il segretario della Società dei montenegrini di Peroi "Peroj 1657" Nikola Škoko. I partecipanti alla discussione erano d'accordo nell'affermare di essere orgogliosi di vivere in Istria e di contribuire, assieme alla maggioranza della popolazione, al suo sviluppo.
Al termine della tavola rotonda, l'assessora Tea Batel ha affermato che l'Istria è giustamente vista come un modello esemplare per gli altri quando si tratta di ereditare e promuovere la nostra identità regionale, che certamente comprende il multiculturalismo. "Dopo tanti anni di collaborazione abbiamo dimostrato di avere a cuore la nostra comunità, di rispettarci e sostenerci a vicenda, ed è questa l'immagine dell'Istria che avremo in futuro", ha concluso la Batel, ringraziando tutti i relatori e i partecipanti per essere venuti e aver dato il loro contributo.